Il tuo gatto dorme troppo?

Il gatto dorme in media 13-16 ore al giorno, alternando momenti di sonno profondo ad altri di sonno superficiale, quasi un dormiveglia dal quale il gatto può risvegliarsi molto rapidamente. Si tratta di un normale comportamento dei gatti, che ottimizzano così le energie: se non sono intenti a correre per casa o all’aria aperta, allora risparmiano le energie il più possibile, dormendo o riposando.
E questo lo fanno tutto l’anno, anche se il cambio di stagione porta sicuramente un aumento della sonnolenza, questo possiamo notarlo in primavera e in autunno (proprio come accade agli umani).

I gatti sono capaci di dormire ovunque. La cuccia più bella e soffice può essere ignorata, se nelle vicinanze ci sono, ad esempio, panni appena lavati e stirati o scatole…

Tuttavia se si ha la sensazione che il proprio gatto dorma troppo, o sempre, o comunque più delle sue normali abitudini, è forse il caso di preoccuparsi e cominciare a fare attenzione alle sue abitudini: la tendenza alla letargia può essere infatti sintomo di qualche problema ed è il caso di osservare i comportamenti del proprio gatto nel loro insieme.

Se oltre a dormire sempre o troppo il gatto è inappetente, ha problemi a urinare o defecare, non vuole giocare e non risponde agli stimoli abituali, o peggio ha tosse se non vomito o diarrea, allora è il caso di interpellare prontamente il proprio veterinario di fiducia.

Queste sono alcune delle cause che possono portare un gatto a dormire troppo (o comunque che causano un senso di intontimento o di immobilità tali da essere scambiati per sonno):
◦ febbre;
◦ insufficienza renale;
◦ epatopatie;
◦ encefalopatia epatica;
◦ diabete mellito;
◦ gatti con blocco vescicale;
◦ anemia;
◦ stati di cachessia legati ad altre malattie.

Sonno o pisolino, le ragioni per le quali un gatto dorme tanto, quindi, possono essere molteplici, ma nella maggior parte dei casi si tratta solo di un comportamento fisiologico.

I rischi della primavera

Con le temperature più miti della primavera, non si risveglia solo la natura, ma arrivano anche pulci, zecche, zanzare e altri parassiti, che sono un vero tormento per i nostri amici. Oltre al fastidio ed al prurito, infatti, sono anche veicoli di infezioni e malattie.
Dobbiamo prestare la massima attenzione infatti ai più insidiosi e pericolosi agenti dannosi e patogeni per noi e per i nostri amici. Parleremo in particolare di:

pulci,
zecche,
pidocchi,
leishmania,
filaria

Prevenzione più semplice
Evitare le pulci e le zecche può essere abbastanza semplice. In commercio esistono prodotti specifici, antiparassitari, da utilizzare mensilmente, soprattutto da marzo a novembre. Questi possono essere sotto forma di spot on (pipetta contenente un liquido), pastiglie, collari o spray e per ognuno di essi è indicata la quantità, in base al peso, e la frequenza di utilizzo. Nel caso delle zecche, controllate al rientro da ogni passeggiata l’inguine, le ascelle, la testa e il torace del vostro cane per assicurarvi che non ce ne siano.

Cura
Se scoprite che il vostro cane o il vostro gatto ha le pulci o le zecche, niente panico. Portatelo dal veterinario per assicurarvi che il danno sia limitato alla sola presenza di questi insetti e che non siano in corso altre infezioni.
Allo stesso tempo, fondamentale, dovete togliere e pulire tutte le cucce, i giochi, copertine, collari, guinzagli, tappeti e in generale tutti i tessuti sui quali Fido ha dormito negli ultimi giorni. Le pulci infatti si annidano non solo sul nostro cane e per assicurarsi che le nuove nate non saltino su di lui, dobbiamo eliminarle. Non dimenticatevi di passare l’aspirapolvere in ogni angolo di casa.

NATALE A 4 ZAMPE

Il Natale si avvicina e insieme arrivano anche gli abeti, le lucine, le decorazioni, i festoni, le candele, i fiocchi, i regali e le stelle di Natale. Per gli animali di casa tutto ciò può essere un gran divertimento, ma nasconde anche una minaccia alla loro salute. Vediamo, in questo periodo di festa e allegria, come evitare gli incidenti e le corse al pronto soccorso veterinario.

Piante tossiche

La pianta più diffusa durante le feste è sicuramente la Stella di Natale (Euphorbia pulcherrima). Si tratta di una pianta che contiene un lattice bianco, irritante per l’uomo e altamente tossico per gli animali domestici, specialmente se viene ingerito. In quest’ultimo caso i sintomi vanno dall’irritazione delle mucose, congiuntivite e lacrimazione a diarrea, nausea, vomito e tremori.
Altra pianta diffusa a Natale è l’agrifoglio (Ilex aquifolium), la cui tossicità si riscontra sia nelle foglie, sia nel fusto, ma sono le bacche la parte più pericolosa. Venti bacche di agrifoglio sono in grado di uccidere un cane.
Similari all’agrifoglio sono anche gli effetti del vischio (Viscum album): l’ingestione delle sue bacche provoca salivazione, vomito, diarrea, poliuria, ipotensione, coliche e persino morte, se non si interviene immediatamente.
Meno diffuso nelle nostre case, ma certamente non meno tossico è l’elleboro nero o Rosa di Natale (Helleborus niger), una pianta altamente tossica in tutte le sue parti. Se ingerita può uccidere in pochi minuti, danneggiando il muscolo cardiaco.
Tutte queste piante vanno assolutamente tenute fuori dalla portata degli animali, specialmente i conigli che, in quanto erbivori, potrebbero essere portati a masticarle, ma anche cani, gatti, furetti, pappagalli e chi più ne ha, più ne metta! In generale è sempre bene informarsi sulla tossicità di una pianta che viene introdotta in casa (anche se non è citata in questo articolo), prima di lasciarla irrimediabilmente in balia degli animali di casa.

Nastri e fiocchetti

Vi siete mai tagliati con il nastro mentre stavate cercando di fare un fiocco ad un pacchetto regalo? A chi di voi è già successo è chiaro quanto possa essere subdolo quel materiale, tanto carino quanto tagliente. Aggiungiamoci il fatto che il suo fruscio in alcuni casi è davvero irresistibile per cani e gatti e che probabilmente vi disferanno tutti i regali sotto l’albero (e poi anche l’albero) per giocare con quel nastrino. Provate ora ad immaginare cosa succede se quella lama affilata camuffata da dolce fiocchetto finisce nella bocca, o peggio, nello stomaco, dei nostri pelosi giocherelloni. Negli anni passati si sono registrati diversi casi di cani e gatti operati d’urgenza proprio per colpa di questi nastri infidi. È splendido avere i regali sotto l’albero, ma se ci sono animali in giro è meglio nascondere per bene tutti i regali.

Addobbi e illuminazione

Qualsiasi addobbo potrebbe potenzialmente venir ingerito, dunque la regola base è mettere in alto gli addobbi, in posizione inaccessibile agli animali di casa. Anche l’illuminazione può rappresentare un problema, specialmente se abbiamo un coniglio e se non ci siamo preoccupati di mettere in sicurezza i cavi elettrici. Si tratta di buone norme che si dovrebbero seguire durante tutto l’anno, ma poiché a Natale i rischi si moltiplicano, ci teniamo a ricordarlo.

Il nostro cibo
A Natale le nostre tavole si riempiono di pandori, panettoni, cioccolato, noci e frutta esotica, tutti cibi che possono far male ai nostri animali, anche al più mendicante di tutti. Tenete a mente una cosa: il nostro cane non è povero e non ha dieci figli da sfamare, è solo un irrimediabile goloso, quindi niente pietà e soprattutto niente cibo dalla nostra tavola.
Se pandoro e panettone fanno male perché sono troppo dolci, il cioccolato è addirittura tossico. Attenzione anche alla frutta: uva e uvetta causano seri problemi all’apparato urinario di cani e gatti, mentre l’avocado contiene una tossina in grado di provocare problemi digestivi. Anche roditori e uccelli sono sensibili all’avocado e, in caso di ingestione, possono manifestare congestione, difficoltà di respirazione e accumulo di liquido intorno al cuore. Infine, anche gli ossicini contenuti nella carne possono creare non pochi problemi se vengono ingeriti.
La lista dei cibi proibiti sarebbe lunghissima, dunque facciamo prima a seguire una sola e semplice regola: ogni animale ha il suo cibo e la sua dieta salutare e biologicamente appropriata da seguire, perciò niente cibo umano ai pets!


Fonte: http://www.pets-life.net/2014/12/natale-e-animali-domestici-quando-le.html#ixzz4zooSk9jc

Cambio muta cani e gatti: cosa fare?

Sta per iniziare il periodo della muta del pelo in previsione di temperature più rigide. Il consiglio per l’arrivo dell’autunno e innanzitutto quello di spazzolare un po’ più spesso e più a fondo il nostro amico a quattro zampe: lo aiuteremo così ad ossigenare meglio il pelo, favorendo la crescita di un manto più forte e folto e riducendo la perdita di peli in giro per casa.
Non fatevi ingannare: anche i cani a pelo raso riescono a disperdere nell’ambiente una insospettabile quantità di piccoli aghetti pelosi, ed anche loro si gioveranno di una spazzolata extra. Altro utile accorgimento è quello di eseguire un lavaggio a 90°C di tutto il “corredo” dei nostri animali: quando possibile, rappresenta un valido aiuto nella lotta a germi e parassiti, particolarmente indicato nel cambio di stagione.

Animali domestici e bambini

Crescere con un animale domestico non può che fare bene a un bambino, perché gli insegna a essere compassionevole, lo responsabilizza e lo rende più aperto. In poche parole, una persona migliore. Senza contare i vantaggi per la salute: in base a recenti studi chi cresce con un peloso in casa si ammala meno d’asma ed è anche più intelligente. Eppure, ancora oggi, molte persone hanno dei pregiudizi in tal senso, specialmente quando si tratta di gatti, spesso derivanti da “falsi miti” che andrebbero sfatati. Il sito www.lifegate.it, ad esempio, ne ha raccolti 5: noi ve li presentiamo.

Primo: i gatti provocano malattie pericolose per i bambini. Nonostante la diffusa preoccupazione, sono ben poche le patologie che i felini possono trasmettere agli esseri umani. Un bambino sano, che non sia immunodepresso e non stia sostenendo terapie farmacologiche particolarmente impegnative, può dunque convivere senza problemi con uno o più gatti. Per evitare rischi è sufficiente, oltre a rispettare le norme igieniche più elementari, che il felino sia sottoposto a regolari controlli veterinari ed eventuale profilassi, soprattutto per quanto riguarda vermi e parassiti esterni. Due: i gatti soffocano i neonati nel sonno.
I gatti, di solito, amano i luoghi soffici e tiepidi come le culle ed è bene che ne abbiano libero accesso. Ma, se siete in ansia, per evitare problemi, è sempre bene non lasciarli mai soli con i bimbi.


GATTI: LE RAZZE PIU’ ADATTE PER I BAMBINI
Tre: i gatti causano allergie. Se un soggetto è allergico al pelo di gatto, lo sarà a prescindere dalla sua eventuale convivenza con un micio. Quattro:inalare un pelo di gatto può causare danni gravissimi. In realtà, l’unico vero problema che può essere causato dal pelo, dalla forfora o dalla saliva del gatto in soggetti predisposti, bambini o adulti che siano, è l’allergia (vedi punto numero 3). Cinque: i gatti sono gelosi dei bambini. L’arrivo di un neonato in casa rappresenta senz’altro un cambiamento importante per ogni essere vivente. Un po’ di diffidenza nei confronti del nuovo arrivato potrebbe quindi essere fisiologica. L’importante è evitare di escludere il micio dalle normali attività e dalla vita del piccolo, coinvolgendolo e permettendogli di avvicinarsi a lui e ai suoi oggetti e dedicandogli tempo e attenzioni.

Quali sono le principali paure di cani e gatti?

Le paure del cane

Dog's Life
Per quanto riguarda i cani, due sono le cause più diffuse: i rumori forti e improvvisi (come ad esempio i tuoni o i fuochi d’artificio) oppure lesituazioni legate all’ansia da separazione.
Nel primo caso, il cane trema, tiene la coda tra le gambe e cerca di nascondersi. Per aiutarlo, non consolatelo apertamente, altrimenti avrà una conferma del suo istinto di paura. Rassicuratelo invece mettendogli collare e guinzaglio, e tenetelo seduto vicino a voi, restando indifferenti a ciò che accade all’esterno.
L’ansia da separazione invece si manifesta quando il proprietario lascia il cane a casa da solo: l’animale abbaia di continuo e può scaricare la tensione danneggiando vari oggetti. In questo caso è meglio rivolgersi ad un esperto del comportamento. Una forma di prevenzione può essere nutrirlo e portarlo a spasso, e poi lasciarlo solo qualche ora in modo che sviluppi la propria autonomia.

Le paure del gatto

Profile of Frightened black kitten standing with mouth open.
Profile of Frightened black kitten standing with mouth open.

Il gatto invece esprime la paura mostrando comportamenti aggressivi (rizzando il pelo e soffiando) oppure scappando e nascondendosi. Le cause possono essere l’arrivo di un estraneo, l’incontro con un cane oppure un rumore improvviso. Per aiutarlo, assicuratevi che abbia libero accesso all’acqua e alla lettiera, e siate indifferenti. Quando si sentirà tranquillo uscirà dal suo nascondiglio. Nel caso abbia comportamenti aggressivi, chiedete consiglio ad un esperto.

L’importanza dell’ottava settimana di vita per sconfiggere le paure

Infine, ricordate che l’ottava settimana di vita dell’animale è il momento dell’imprinting in cui mettere in contatto il pet con le situazioni e il contesto che vivrà nel quotidiano, in modo che non sviluppi timori e paure che dovrà vivere ogni giorno.
 

In viaggio coi nostri amici

Per garantire la salute e il benessere dei nostri animali nella stagione estiva
Se viaggiate con gli animali cercate di evitare le ore più calde e ricordatevi di portare la ciotola per l’acqua e un piccolo asciugamano per rinfrescarli in caso di necessità. Assicuratevi, inoltre, che la temperatura all’interno dell’auto non sia né troppo calda né troppo fredda. Durante i viaggi lunghi fate soste regolari per fare scendere l’animale dalla macchina e permettergli di bere.
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PRIMO SOCCORSO VETERINARIO

Il vostro cane, dopo una delle sue scorribande, torna a casa dolorante per una puntura di qualche strano insetto, o magari una vespa? Il soccorso più immediato, in grado di lenire le sue sofferenze, consiste in un impacco di ghiaccio tritato ben chiuso dentro uno strofinaccio da cucina, da applicare prontamente sulla parte offesa.

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Sick dog facing camera on white background
Sick dog facing camera on white background

Un’estate serena e in salute

Importanti regole per passare insieme un’estate serena e in salute:
1.non lasciate cani, gatti e altri animali in macchina (non è sufficiente lasciare i finestrini un poco aperti e neanche parcheggiare all’ombra perché l’abitacolo si riscalda rapidamente anche perché l’animale con l’iperventilazione emana a sua volta calore)
2. non lasciate i cani legati in luoghi esposti alla luce solare diretta
assicuratevi che gli animali abbiano sempre a disposizione dell’acqua fresca
3.evitate di portarli a spasso nelle ore più calde della giornata (fa male anche a voi!)
4.portare i cani in spiaggia solo se ci sono condizioni favorevoli (es.ventilazione, ombra)

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